Il contributo di
Ivano Carzaniga
Ciao Gallieno,
mi ricordo ancora la prima volta che ti incontrai, avevo 7 anni e passando davanti ad un’edicola convinsi mio padre a comprarmi un fumetto. Io conoscevo solo Tex ed Il Comandante Mark, ma quella volta fui attratto da un fumetto che si chiamava Zagor, dove vidi un uomo atletico che impugnava una strana arma (che poi ho scoperto essere la scure), avvolto nella penombra con sullo sfondo una nave vichinga, l’albo era “Sfida all’ignoto”; fui subito conquistato dall’atmosfera di mistero che la caratterizzava e lo presi.
Da quel momento, salvo una breve parentesi, il tuo Zagor mi ha sempre accompagnato nella mia vita, seguendo le tappe della mia crescita, da bambino prima, da adolescente poi fino a diventare adulto.
Ho avuto anche la grande fortuna, oltre che il piacere ed il privilegio, di conoscerti di persona e di stare in tua compagnia in svariate occasioni, dalle fiere del fumetto ai raduni organizzati dal nostro forum, ai pranzi ed alle cene alle quali hai presenziato.
In ogni occasione mi colpivano la tua umiltà e disponibilità, non ti ho mai visto negare una parola a nessuno, né evitare di concederti per una foto od un autografo, eri sempre sorridente e cortese e ringraziavi sempre noi appassionati perché continuavamo a seguire lo Zagor (come dicevi tu) ed eri sempre piacevolmente sorpreso dall’affetto che ti veniva dimostrato in ogni occasione; da come parlavi traspariva il tuo amore per la vita, per la natura e la passione per il disegno che hai sempre avuto e che ti ha accompagnato per tutta la tua vita.
Mi scorrono nella mente tante immagini in questo momento, dal pranzo a Milano del 2005, che fu la prima volta che ti incontrai e che mi presentai a te, tutto intimorito ed imbarazzato, alla volta che andai a Zagabria assieme ad altri amici per assistere ad una manifestazione dedicata a Zagor ed a te; alla cena che organizzammo in tuo onore a Milano per celebrare i tuoi 80 anni, in un ristorante pieno di amici e di gente che ti voleva bene a quella volta, triste, a Città di Castello nel 2011, quando ricordammo la recente scomparsa di Sergio oppure all’incontro di Santa Margherita Ligure, nel 2014, quando ci portasti a pranzare nella tua cara Recco, a gustare la famosa focaccia della tua città, da Vittorio. Sono tutti eventi per me indimenticabili e ricordi che serberò per sempre con grande piacere nel mio cuore.
E’ stato molto triste apprendere la notizia della tua scomparsa, ero con tanti altri amici tuoi, riunito a Lucca in una di quelle occasioni che piacevano tanto anche a te, a parlare di Zagor e di fumetti ed a ridere e scherzare mentre si cenava assieme.
Voglio solo lasciarti il mio personale grazie, perché mi hai regalato tanti sogni con i tuoi disegni ricchi di pathos e che mi danno emozioni intense ogni qualvolta mi capita di rileggerli, sogni che non mi hanno ancora abbandonato ora che sono adulto con una famiglia ed un figlio adolescente e che non mi lasceranno mai.
Grazie ancora, caro Gallieno, ti immagino ora sul tuo amato windsurf o sulla tua canoa, che, come mi hai raccontato tante volte, erano i tuoi passatempi preferiti, navigando sul mare con il primo e discendendo i torrenti della tua amata Liguria con la seconda; ti vedo ora discendere il fiume che ti porta a Darkwood dove ti riunirai a Sergio per inventare chissà quali nuove avventure per il nostro Zagor.
Un caro abbraccio.
Ivano