Il contributo di
Antonio Zamberletti
Ho intravisto soltanto una volta e di sfuggita Gallieno Ferri alcuni fa, in redazione, ma non ho mai avuto il piacere di conoscerlo personalmente. Il mio pensiero è quindi quello del lettore, e il primo in assoluto è quello del ragazzino di dodici anni che sfogliava il suo primo Zagor, La marcia della disperazione, comprato da mio padre alla stazione centrale di Milano poco prima di salire sul treno che ci avrebbe portato a Chiavari, la città di Galeppini, altro grande delle nuvole parlanti. Il primo ricordo di Ferri è pertanto quello di uno Zagor letto su un treno con gli occhi di un ragazzino, e poi decine di altre volte negli anni a venire, sempre con le stesse, forti emozioni. E’ un ricordo che si fonde, inevitabilmente, con la memoria di molte altre persone che hanno scritto, disegnato e letto fumetti, e che mi piace immaginare dentro una bella doppia striscia dal paesaggio imponente e suggestivo, disegnata da Gallieno Ferri.
Antonio Zamberletti