Il contributo di
Umberto Sorgentone
Era un caldo pomeriggio di fine luglio.
Tutto era pronto per la conferenza di presentazione della mostra dedicata allo Spirito con la scure, il mio personaggio preferito.
Tutto era in ordine e, come sempre, avevo dentro quel misto di ansia e preoccupazione che mi accompagnava in tutte le inaugurazioni.
Ero davanti al portone dell’auditorium quando, alle mie spalle, mi sorprese una voce: “È lei l’avvocato Sorgentone?”.
Mi voltai e davanti a me c’era Gallieno Ferri, il Maestro Gallieno Ferri.
Gli strinsi la mano con evidente commozione, mista ad orgoglio; dopo aver letto tante sue tavole, finalmente il grande onore di stringergli la mano.
L’artista lo conoscevo bene, visto che Zagor mi è compagno fin dalla mia fanciullezza, ma in quel fine settimana avrei conosciuto l’uomo.
Gentile, raffinato, garbato, tanto da sembrare timido.
Un vero signore, di quelli che appartengono a un’altra epoca, a un altro tempo, in cui il rispetto e la modestia erano valori fondamentali.
Ricordo ancora la commozione di tanti quarantenni che lo salutavano ringraziandolo per le emozioni che aveva regalato agli anni più belli, quelli della adolescenza e della gioventù.
E ricordo la sua soddisfazione per tanto affetto.
Ricordo una gara di nuoto che lo vide prevalere sui pur giovani concorrenti Moreno Burattini e Mauro Laurenti, altri graditissimi ospiti della mostra.
Ricordo quando lodava, da viaggiatore, uomo di cultura e artista, le bellezze della nostra Atri.
Ricordo quando scrisse una sua personalissima dedica sulla china originale realizzata per il poster della mostra, che volle donarmi e che oggi campeggia alle mie spalle, nel mio studio privato di casa. Ricordo quando, unica occasione alla mostra di Atri, disegnò Cico alle prese con un pollo, dono personale per mia moglie Giulia.
Tante cose ricordo di quel fine settimana.
Ricordi che fanno parte di me.
Come di me fanno parte tutti i disegni che il Maestro ha disegnato nella sua lunghissima e onoratissima carriera.
Adesso Gallieno è nelle verdi praterie del cielo, riunito a Nolitta-Bonelli e chissà che non decidano di varcare il ponte dell’arcobaleno per regalarci un’ultima delle loro magnifiche avventure.