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Il n. 25 (Dicembre 2022): Giancarlo Alessandrini

Con il n. 25 del Magazine ha inizio la pubblicazione della nostra rivista sotto l’egida della nostra nuova creatura, l’Associazione Culturale PER MILLE SCALPI. Una sfida e una nuova prospettiva, confidando nella complicità degli appassionati dello Spirito con la Scure. Ma al di là dei nostri passaggi importanti, il 2022 è stato l’anno del 40° compleanno di un altro personaggio ormai storico della Sergio Bonelli Editore, il Detective dell’Impossibile Marti Mystère. Così, dopo averla fatta realizzare un po’ di tempo fa, abbiamo finalmente potuto utilizzare una copertina che avevamo fatto disegnare dal creatore grafico e principale disegnatore del BVZM.
Giancarlo Alessandrini, nato a Jesi (AN) nel 1950, esordisce nel mondo del fumetto nel 1972, diventando ben presto uno dei principali collaboratori del Corriere dei Ragazzi, per cui disegna sceneggiature di Mino Milani, Alfredo Castelli, Franco Manocchia e Pier Carpi. Lavora poi per lo studio di Alberto Giolitti, realizzando storie di guerra per la casa editrice inglese Fleetway, e nel 1980 diventa collaboratore de il Giornalino.
Dopo aver lavorato anche sul personaggio di Eva Kant, la sua collaborazione con la Sergio Bonelli Editore nasce nel 1977, quando inizia a disegnare sei episodi di Ken Parker e L'Uomo di Chicago per la collana Un Uomo Un'Avventura. Per un breve periodo collabora con la Mondadori, nel 1978, alla testata "SuperGulp!", per la quale disegna anche la serie Allan Quatermain (una versione embrionale del futuro Martin Mystère), scritta dallo stesso Castelli, poi creatore del personaggio, e quella di Steve Vandam, scritta da Tiziano Sclavi. Nell'aprile 1982, disegna Gli uomini in nero, che dà il via alla grande avventura di Martin Mystère, di cui è appunto il creatore grafico nonché il copertinista. Di questo personaggio, tra storie e copertine realizzate, è uno dei fautori principali, con più di 80 albi che in qualche modo recano la sua firma.
Negli anni ‘90 collabora con alcune testate antologiche con storie come L'uomo di Mosca (su "Torpedo" della Acme) e Anastasia Brown (su "L'Eternauta").
Nel 1992 riceve lo Yellow Kid quale migliore disegnatore italiano, mentre l'anno successivo esce una sua biografia nella collana "Immagini & Parole" della Tornado Press. Nel 1993 pubblica in Francia una serie su Indiana Jones edita da Bagheera e diventa il copertinista della serie Zona X, per la quale disegna anche due episodi nel 1996 e nel 1998.
Nel 2006 esce il suo "Texone", Canyon Colorado, n. 20 della testata, su testi di Claudio Nizzi, mentre Nel 2013 disegna il suo primo Dylan Dog nella serie regolare, il n. 324, L'odio non muore mai, su soggetto e sceneggiatura di Luigi Mignacco.
Proprio quest’anno, infine, in occasione dei 40 anni di Martin Mystère, è stato tra gli autori dell’albo speciale di MM, il n. 386, intitolato I miei primi 40 anni.Il disegno realizzato per la nostra copertina è un chiaro riferimento a quando Martin Mystère si è incontrato con uno strano personaggio proveniente da una qualche altra realtà: Za-Te-Nay infatti, palesemente ma non dichiaratamente ispirato a Zagor, è comparso in un paio di avventure uscite nella serie regolare del professore che vive a Washington Mews. Le due avventure, uscite nel 2002 e successivamente nel 2014, avevano visto ai pennelli Franco Devescovi, ma le copertine erano comunque come sempre affidate al copertinista ufficiale.

Alessandrini è sicuramente disegnatore esperto ed efficace, nel suo stile in cui sicuramente la capacità di sintesi gioca un ruolo fondamentale, traducendosi in un’incredibile capacità di espressione. Nel corso della sua carriera ha sempre più aderito infatti allo stile della cosiddetta linea chiara, tipica del fumetto franco-belga, di cui in Italia è di certo uno dei più importanti interpreti.