Il n. 24 (Aprile 2022): Stefano Andreucci
Ovviamente prima o poi sarebbe accaduto che a un disegnatore venisse affidata per la seconda volta una delle nostre copertine. A parte le primissime uscite di SCLS Magazine, in cui la mano del Maestro Ferri era comparsa più di una volta, finora le immagini di presentazione della rivista avevano visto impegnati sempre autori diversi.
In questo numero però avevamo qualcosa di eccezionale, che comportava quindi una scelta particolare e mirata. Essendo il magazine dedicato prevalentemente al team up tra i due principali eroi della scuderia della Sergio Bonelli, era necessario ricorrere a un disegnatore storico che li avesse rappresentati e gestiti in più di un’occasione: in sostanza che li avesse entrambi ben innervati nelle sue corde.
Stefano Andreucci rappresentava tutto questo! Oltre a essere stato il primo disegnatore che ci aveva fornito un disegno inedito per un numero della rivista, il 7, è stato protagonista appunto sia nello staff dello Spirito con la Scure, esordendo peraltro - e facendosi strumento di quella fase – nel periodo del famoso Rinascimento zagoriano, sia in quello del ranger texano, nel quale tuttora milita.
Romano del 1962, come si diceva, è entrato nel mondo di Zagor in pieno periodo di rilancio del personaggio, caratterizzato da nuovi sceneggiatori e nuovi disegnatori, contribuendo in maniera decisiva, con il suo stile accurato e incisivo, a creare alcune di quelle avventure che sono poi rimaste alla storia come determinanti per far ripartire alla grande un personaggio e una testata che, per certi versi, sembravano un po’ languire, rischiando addirittura la chiusura.
Proveniente dall’Accademia di Belle Arti, aveva poi frequentato lo Studio Leonetti e accumulato altre esperienze professionali. Tra quelle su cui si è formato maggiormente ci sono state probabilmente quella che lo ha visto collaborare con la Coniglio Editore, per realizzare racconti erotici, e quella con la Acme, con la quale ha disegnato racconti liberi per le riviste Splatter e Mostri, esperienza durante la quale ebbe a lavorare anche, in modo del tutto inconsapevole di quello che sarebbe stato il loro futuro, con Moreno Burattini, futuro responsabile e curatore della testata zagoriana. Peraltro in quel periodo aveva anche avuto piccole esperienze di sceneggiatura.
Sono state quattro le storie di Zagor illustrate da Andreucci: Lo spirito della foresta, Comancheros, Il terrore dal mare e Il ritorno di Cain, pubblicate tra il 1993 e il 2000 e scritte tutte, tranne la prima (Capone-Queirolo), da Mauro Boselli. Evidentemente lo stile di Andreucci aveva colpito in modo particolare il “Bos”, che a breve gli propone di impegnarsi prima su Dampyr (testata che era nata appunto nel 2000) e successivamente su Tex.
Con il ranger il rapporto è sin da subito ottimale, con grande apprezzamento da parte dei lettori, che hanno modo di ammirare il suo stile su un paio di storie prima della sua realizzazione del Texone Il magnifico fuorilegge. Questa storia, ambientata nel periodo giovanile di Tex Willer, sarà non soltanto un grandissimo lavoro dell’autore romano, ma anche la premessa proprio alla nascita del personaggio giovane, cioè della collana “Tex Willer” (lanciata nel novembre 2018), che consentirà finalmente, dopo tante attese da parte dei lettori, la costruzione di un plausibile team up tra i due personaggi che sta alla base del Magazine n. 24.
Tornando quindi all’inizio, è evidente che Stefano Andreucci fosse il protagonista designato di questa copertina e della storia che la caratterizza. E così egli ha saputo abilmente costruire una scena di palese amicizia e simpatia tra i due eroi che, ognuno col suo stile, affronteranno l’avventura che li ha visti insieme e sicuramente altre situazioni in futuro!
L’autore intanto prosegue il suo impegno su Tex, con grande nostalgia di tutti i lettori di Zagor.