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Il n. 23 (Dicembre 2021): Gianluigi Gregorini

I team up sembrano essere ormai diventati un’opzione cui la Sergio Bonelli Editore indulge con favore. Il nostro eroe ha già incrociato la strada di parecchi altri personaggi, alcuni molto lontani dal suo mondo. Ad esempio, era già avvenuto l’incontro con Dragonero, nel 2015, e nell’estate di quest’anno c’è stato il bis, stavolta però affidato a un disegnatore dell’uccisore di draghi. Da tempo lo avevamo contattato per essere dei nostri!
Gianluigi Gregorini è, nato a Chiaravalle (Ancona) nel 1983. È uno dei disegnatori della serie a fumetti di Dragonero. Dopo il liceo ha frequentato la Scuola Internazionale di Comics, presso la sede di Jesi, terminata nel 2005. Nello stesso anno ha iniziato la sua collaborazione con le Edizioni Star Comics, sulla testata Jonathan Steele, partecipando alla realizzazione dei numeri 9, 14 e 48 e disegnando interamente i numeri 22 e 37. Nel 2008 ha collaborato anche con David Messina per la realizzazione dei layout di due episodi della serie Star Trek The Next Generation, edita dalla statunitense IDW. Ha fatto parte dello staff di disegnatori della miniserie Cassidy, pubblicata da Sergio Bonelli Editore, e attualmente è come detto nello staff di disegnatori della serie fantasy Dragonero. Di questo personaggio ha già realizzato, a partire dal n. 10 nel 2014, sette albi, uno dei quali è anche uscito in versione cartonata da fumetteria. Nel luglio 2021 è invece uscito lo Speciale Dragonero n. 3, intitolato Il viaggio degli eroi, che contiene la nuova avventura vissuta congiuntamente dall’eroe del fantasy e lo Spirito con la Scure.

La copertina realizzata per SCLS Magazine rende alla perfezione il contesto in cui quell’avventura è stata vissuta, cioè l’Erondar in cui Ian Aranill abitualmente vive le sue avventure. E in quell’ambientazione, Gregorini ha decisamente dimostrato di riuscire a dare il meglio di sé, trascinandovi dentro anche Zagor e Cico e, con loro, l’intero mondo dei lettori del Re di Darkwood. Atmosfere magiche e ovviamente fantasiose, con draghi e altre creature particolari, in cui anche il Nostro è riuscito a barcamenarsi. E di certo il colore di quella pubblicazione ha favorito il transfert, per un’avventura, in un altro mondo. Se Zagor sta imparando nuovi linguaggi e sta diventando, per alcuni versi, un eroe più moderno, è anche grazie a questo tipo di contaminazioni, di cui noi lettori con piacere siamo testimoni.